Traumi

La frattura ossea traumatica è quella che si riscontra con maggior frequenza.

I motivi che possono provocarla sono davvero numerosi e sarebbero impossibili, elencarli tutti, possiamo però ricordarne alcuni come il trauma diretto, la compressione, la flessione e la torsione. Questi meccanismi sono alle volte tra di loro combinati. 

Sul nostro territorio, in Val di Fassa, durante l'inverno, sono molto frequenti le fratture causate da cadute accidentali con gli sci, con lo snowboard o comunque praticando attività sportive sulla neve. 

Il nostro territorio alpino è ben attrezzato con vari centri privati ​​e pubblici di pronto soccorso ortopedico , per il trattamento di tutte le fratture gravi come possono essere una frattura del bacino, una frattura di tibia e perone o la frattura delle costole, o meno gravi come la frattura del malleolo e la frattura del polso. 

Trattamenti

I trattamenti a seguito di una frattura scomposta o fratturata composta, vengono eseguiti dopo che il paziente rimuove il gesso o termina il periodo di immobilizzazione. 

Verrà effettuata una riabilitazione fisioterapica per la ripresa del movimento dell’arto, verranno effettuati trattamenti manuali e linfodrenaggio manuale nel caso di edemi e ematomi, e esercizi funzionali che permettano il riapprendimento dei movimenti quotidiani del paziente.

La distorsione è il danno ad un’articolazione provocata da un trauma accompagnata da un allungamento o addirittura rottura del legamento (come ad esempio la rottura del legamento crociato anteriore nel caso di una distorsione del ginocchio).

Tra quelle più frequenti troviamo la distorsione della caviglia, che può accidentalmente accadere durante una semplice camminata sui sentieri di montagna. 

Un altro trauma frequente è quello della distorsione del polso, che può accadere a tutti coloro che svolgono attività lavorative manuali e di forza, che nelle valli del Trentino Alto Adige sono tantissime (vedi ad esempio l’attività nel campo dell’edilizia, chi si occupa di legname ecc...)

Quali sono i sintomi?

Generalmente i sintomi più frequenti sono l’impotenza funzionale, quindi l’incapacità di muovere un arto o una parte del corpo, il dolore, una tumefazione edematosa e calore.

Ad esempio nel caso di una distorsione della spalla può risultare difficile alzare il braccio o semplicemente muovere la spalla.

Come puoi prevenire la Distorsione?

Una buona forma fisica è sicuramente fattore di prevenzione contro tutti i traumi legati ad attività sportive e non. 

Infatti, è buona norma dedicarsi ad un minimo di attività aerobica leggera prima di affrontare qualsiasi performance sportiva, e nel caso si sia fuori allenamento, bisognerebbe preparare il corpo gradualmente ed in modo adeguato allo sforzo fisico che richiede una qualsiasi tipologia di sport.

Attenzione, poi, alle cadute accidentali e, soprattutto per evitare la distorsione del piede e la distorsione al ginocchio, è importante osservare dove e come si cammina. Sembra una frase sciocca, ma il maggiore fattore di rischio di una distorsione è la distrazione e la disattenzione.

Trattamenti

In un primo momento, ci si può rivolgere al fisioterapista che valuterà se la distorsione necessita di essere vista in pronto soccorso ortopedico o meno. 

Tramite una valutazione funzionale e scale di valutazione precise  (ad esempio la Ottawa Ankle Rules per la caviglia) l’esperto di fisioterapia cerca di capire se la distorsione può essere trattata senza ricorrere all’intervento medico, o di una radiografia, oppure può effettuare un bendaggio che protegga la caviglia durante il tragitto verso l’ospedale.

Se l'accesso al pronto soccorso non fosse necessario, si interverrà con bendaggi funzionali di tipo compressivo, e successivamente, con terapia manuale, linfodrenaggio manuale per eventuali gonfiori ed edemi ed esercizi funzionali.

Lussazione

La parola lussazione deriva dal latino “luxus” che significa “slogato”. Si parla di lussazione quando succede che i capi articolari all’interno di un’articolazione si spostano in modo persistente dalla loro normale posizione fisiologica. 

Questa tipologia di trauma può interessare tutte le articolazioni, ma quella più frequente è sicuramente la lussazione della spalla, segue poi la lussazione dell’anca e la lussazione rotulea.

Quali sono i sintomi?

Generalmente un’articolazione lussata è caratterizzata da un’evidente deformità articolare, (come ad esempio nel caso della lussazione del gomito si evidenzia immediatamente il trauma), il paziente solitamente accusa forte dolore e un’impotenza funzionale totale dell’articolazione (ad esempio per una lussazione alla clavicola, potreste trovare difficoltà semplicemente ad infilare un braccio nella giacca)

Come puoi prevenire una Lussazione??

Fare sport in modo sicuro, indossando l’equipaggiamento corretto e protettivo, soprattutto nel caso degli sport da contatto, è un buon punto dal quale partire.

Si consiglia per evitare il ripetersi della lussazione di svolgere un adeguato trattamento riabilitativo fisioterapico per migliorare il controllo neuro-motorio dell’articolazione nelle diverse attività svolte, per capire come comportarsi in futuro e trovare eventuali accorgimenti per continuare a svolgere le proprie attività in modo sicuro.

Sublussazione

Come indica il termine stesso, la sublussazione è un livello più lieve di lussazione, con cui si indica un problema all’articolazione che supera il proprio limite articolare con interessamento dei legamenti ma che mantiene un contatto tra le due superfici articolari. 

Tra le più frequenti troviamo la sublussazione della spalla.

Quali sono i sintomi?

Generalmente qualsiasi genere di sublussazione  è caratterizzata da impotenza funzionale (ad esempio nel caso della sublussazione della mandibola si evidenzia immediatamente la difficoltà motoria e l’incapacità di parlare o masticare), ed il paziente accusa molto spesso un forte dolore. 

Come puoi prevenire una Sublussazione??

Le sublussazioni quasi sempre sono di tipo traumatico e sono piuttosto frequenti sul nostro territorio date la caratteristiche di ambiente sportivo tipico delle montagne del Trentino. 

Molti turisti, e non solo, in Val di Fassa, si ritrovano a subire traumi di sublussazione della rotulasublussazione acriomion claveare o sublussazione dell’anca a seguito di attività sportive comuni come:

  • sciare sul circuito del Dolomiti Superski
  • arrampicare sulle cime delle Dolomiti
  • andare in mountain bike su tutti i sentieri attrezzati della valle.

Infatti si consiglia di utilizzare sempre la massima attenzione ed i corretti strumenti di protezione quando si approcciano nuove pratiche sportive, per evitare appunto inutili traumi.

Trattamenti

Il trattamento varia in base al tempo trascorso dall’accadimento del trauma. Generalmente prevede una prima fase di controllo del dolore (se presente) e di trattamento di disturbi secondari alla lussazione.
In questa fase il fisioterapista opererà con trattamenti manuali, linfodrenaggio manuale, therapeutic neuroscience education per la gestione e la consapevolezza del dolore e se necessario bendaggi funzionali.

In una seconda fase, superata la fase acuta, il paziente inizierà il suo percorso anche a casa con esercizi funzionali alternandoli a trattamenti manuali eseguiti dal fisioterapista per il miglioramento del controllo motorio e della forza. In una terza fase si potranno effettuare esercizi ed attività che simulino le attività svolte dal paziente per ritornare gradualmente alla propria attività lavorativa/sportiva.

Strappo muscolare

Lo Strappo Muscolare è un evento traumatico a carico di un distretto muscolare che a causa del trauma subisce una lesione di varia entità.

Generalmente è frutto di una veloce ed improvvisa contrazione del muscolo coinvolto.

Quali sono i sintomi?

I sintomi più frequenti che possono riguardare ad esempio uno strappo muscolare alla schiena o uno strappo muscolare alla coscia sono il gonfiore, dolore a riposo del muscolo interessato, dolore del muscolo durante l'uso, spasmi muscolari (contratture intense e dolorose), debolezza e perdita parziale o totale della funzione del muscolo colpito.

Per esempio un giocatore di calcio che subisce uno strappo al polpaccio, oltre a sentire un forte dolore, troverà difficoltà nel camminare e nell’appoggiare il piede a terra.

Stiramento muscolare

Lo stiramento, o elongazione muscolare, è una lesione di media entità che altera il normale tono muscolare. In una scala di ipotetica gravità potremmo collocarla tra la semplice contrattura e lo strappo muscolare.

Lo stiramento al polpaccio o lo stiramento inguinale è piuttosto frequente in ambito sportivo ed è causato dall’eccessivo allungamento subito dalle fibre muscolari.

Quali sono i sintomi?

A differenza della contrattura che causa un dolore modesto e diffuso, nello stiramento muscolare si avverte un dolore acuto ed improvviso a cui segue spasmo muscolare. Tuttavia, in molti casi, il dolore è sopportabile e normalmente non impedisce il proseguimento dell’attività. 

Come prevenire uno strappo muscolare o uno stiramento muscolare?

Prima di qualsiasi attività sportiva è buona norma riscaldare il muscolo con attività aerobiche di media intensità, senza mettere sotto sforzo il muscolo, ed è anche importante eseguire sempre un "defaticamento" dopo aver sollecitato un determinato muscolo a seguito di un’attività sportiva o lavorativa.

Trattamenti

Per curare uno strappo muscolare o uno stiramento è buona norma non svolgere nuovamente l'attività che ha portato al danno per evitare di peggiorare la lesione del muscolo. 

Rimane quindi importante fermarsi immediatamente, effettuare un bendaggio compressivo ed applicare il ghiaccio sulla zona interessata.

In base di all'entità della lesione, bisognerà rispettare un periodo di riposo dalle attività per qualche settimana per consentire la guarigione dei tessuti ed in seguito iniziare un percorso riabilitativo che comprende trattamenti manuali, esercizi funzionali , linfodrenaggio manuale e kinesio taping per tornare gradualmente alle attività pre-infortunio.